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Brunello Cucinelli, Eccellenza italiana imprenditoriale ed umanistica

Brunello Cucinelli rappresenta un unicum nel panorama imprenditoriale italiano, una figura che ha saputo coniugare con straordinaria maestria l'eccellenza artigianale, l'innovazione tecnologica ed anche un profondo rispetto per l'umanità e l'ambiente. Nato a Castel Rigone, in Umbria, nel 1953, Cucinelli ha trasformato una piccola realtà artigianale in un'azienda di livello internazionale, diventando un punto di riferimento nel settore del lusso e del cashmere.



Brunello Cucinelli S.p.A. come Casa di Moda italiana è stata  fondata nel 1978 dall’omonimo stilista e imprenditore, ed è attualmente quotata in Borsa.


Lo scorso 3 aprile la nostra testata ha avuto l’onore di assistere – invitata nel parterre di un impeccabile press tour organizzato nei minimi particolari dallo staff del generoso imprenditore umbro – ad un appuntamento di cui hanno parlato tutti i media: a Brunello Cucinelli è stato conferito il dottorato honoris causa in «Design per il made in Italy: identità e innovazione e sostenibilità» dalla prestigiosa Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.



La cerimonia si è svolta nell’aula magna del rettorato dell’ateneo, affollatissima per l’occasione. In prima fila la famiglia Cucinelli al completo: la moglie Federica, le figlie ed i nipoti.


Presente il ministro della Ricerca e dell’Università Anna Maria Bernini, Matteo Marzotto, ed un’altra serie di illustri ospiti. Tantissimi gli studenti, presenti ed attenti. Il rettore Gianfranco Nicoletti ha fatto il suo ingresso con il cavaliere Cucinelli e ha scatenato una ovazione del pubblico dove erano seduti, fra gli altri, i rettori Antonio Garofalo (Parthenope), Roberto Tottoli (Orientale), Maurizio Oliviero (Università di Perugia), i sottosegretari Pina Castiello e Claudio Durigon. In arrivo da Napoli il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Michele di Bari. Lo stilista imprenditore è diventato a livello nazionale il primo dottore di ricerca in «Design per il made in Italy», e sono risuonate forti e vibranti le sue parole nella sala, prese in prestito da Vitruvio: «Un’architettura deve essere solida, utile e bella». Emozionato, quando è stato il suo momento Cucinelli è riuscito appieno nell’impresa di catalizzare l’attenzione del pubblico.


Innovatore e visionario, la sua lectio doctoralis era molto attesa. Nicoletti ha ricordato ai presenti che la proposta di conferirgli la laurea, che ha personalmente avanzato, è stata accolta con entusiasmo, e ha sottolineato: «Cucinelli in tutta la sua vita è stato ispirato da principi e ideali in cui ci riconosciamo. Raccogliendo risultati importanti nel nome di un nuovo umanesimo. Il valore della solidarietà e del risvolto sociale è stato da lui declinato con concretezza e l’esempio più aulico è nel Borgo di Solomeo».


Ornella Zerlenga, direttore del dipartimento di Architettura e Design industriale, ha condotto la laudatio, mentre la locuzione è stata affidata ad Alessandra Cirafici, Coordinatore nazionale del Dottorato di Ricerca.


I temi di coloro che si sono alternati al microfono hanno insistito sui concetti di identità, innovazione e sostenibilità come valori di un Made in Italy contemporaneo di cui il cavaliere Cucinelli è espressione piena.


Il ministro Bernini, nel suo turno di parola, lo ha definito «un mercante onorevole, un mecenate onorabile».


La lectio doctoralis di Cucinelli è stata soprattutto rivolta ai giovani : «Studiate il giusto, ed innamoratevi», a significare l’importanza ed il valore incommensurabile di vivere la vita, ed avere il tempo di coltivare le proprie passioni ed i propri ideali.


Ha iniziato parlando delle sue radici contadine, dei suoi genitori, della fatica di coltivare la terra… ma anche di tutto ciò che coltivare la terra e guardare il cielo gli ha lasciato in dono. Capitalismo sì, ma con Umanesimo.


Il titolo della sua lectio era «Il Genius loci, maestro delle arti», ed è stata ricca di sogni e di riferimenti: a San Francesco, Sant’Agostino, Pitagora, Aristotele. A Vitruvio, e lo abbiamo già detto. Ad Ovidio, con la sua Arte di amare. Un lungo excursus di saggezza ed esperienza.


«I greci » - ha detto ad un certo punto il Cavaliere - «sono un mio riferimento. Sapevano che mente e anima sono entrambe necessarie alla persona umana, e per questo avevano Apollo e Dioniso». 


Per Cucinelli, oggi i giovani hanno un arduo compito, alla vigilia di un Tempus Novum che sta arrivando: seguire la saggezza greca, sintetizzata nelle frasi iscritte sul Tempio di Delfi, cioè “Conosci te stesso”, e “Nulla di troppo”.


Spazio, pertanto, ai sentimenti dell’emozione e dell’immaginazione, e via libera alla creatività.  Sopra tutto, deve regnare sempre l’amore. «Innamoratevi. Voi siete le nuove sentinelle, i paladini del creato. Credete nella speranza. A Solomeo abbiamo provato ad ascoltare il Genius loci, maestro delle arti nella conservazione ed edificazione del borgo e della valle. Questo è il dono immenso che ci dà l’architettura».


Verso la conclusione, ricordiamo anche questo passaggio: «Guardo alle Università come al fertile terreno di coltura dei saperi, nutrimento dello spirito oltre che della mente, alimentando dentro di me una devozione per chi è impegnato nella preziosa opera culturale della loro trasmissione. Grazie, grazie di cuore a questo bellissimo Ateneo, al suo sapiente Senato Accademico e allo stimato Rettore Nicoletti per un dono così unico e speciale che custodirò con gioia e riconoscenza». Con questa Laurea Honoris Causa, si è voluto premiare un modello di sviluppo che mette l'essere umano al centro, dimostrando che è possibile fare impresa con etica, bellezza e rispetto, trasformando un'azienda in un progetto di civilizzazione.


Nato dalla produzione specializzata in cashmere di altissima qualità, il brand Cucinelli ha sviluppato nel tempo una proposta lifestyle e ready-to-wear casual chic, espressione di uno stile raffinato, discreto ma allo stesso tempo versatile e quotidiano. Le collezioni mirano a interpretare lo spirito più autentico dello stile di vita italiano, ricreando con passione ed etica un gusto sempre bilanciato tra eleganza, creatività, contemporaneità e artigianalità; gusto radicato nei valori di sartorialità e alta artigianalità peculiari della traduzione italiana e del territorio umbro, sapientemente coniugati con l’attenzione all’innovazione e alla contemporaneità dello stile. Attraverso un percorso di crescita sano, giusto e sostenibile, l’impresa aspira costantemente a realizzare profitti con etica e armonia. La filosofia aziendale di Cucinelli si distingue per un approccio rivoluzionario che mette al centro l'essere umano. Fin dagli inizi, ha creato un modello imprenditoriale basato su principi etici e di dignità del lavoro, recuperando un antico borgo medievale a Solomeo, nel cuore dell'Umbria, e trasformandolo nella sede della sua azienda. Qui, ha dato vita a un progetto che va ben oltre la produzione di capi di abbigliamento: un vero e proprio « laboratorio » di innovazione sociale e culturale. Numerose le attività di fidelizzazione dei clienti del brand in tutto il mondo. Ci teniamo a ricordare che l’Azienda ha ospitato a Solomeo anche La Paulée, evento ispirato all’antica festa francese che ogni anno celebra la fine della vendemmia, portando nel borgo le più importanti e storiche case vinicole e con loro i giornalisti più rilevanti e più importanti collezionisti del mondo. Cucinelli ha fondato una propria fondazione che supporta progetti umanitari e di valorizzazione culturale, dimostrando che l'impresa può essere uno strumento di rigenerazione sociale.


Un vero Fair Play Men, potremmo definirlo : un uomo ed un imprenditore che ama i principi fondamentali della dignità del lavoro, della sostenibilità ambientale, della valorizzazione dell’artigianalità.


Cucinelli garantisce ai suoi dipendenti condizioni lavorative eccellenti, ambienti di lavoro stimolanti, e perfino una retribuzione che supera gli standard del settore. L'azienda utilizza inoltre materiali naturali e processi produttivi a basso impatto ambientale, dimostrando che lusso e rispetto per la natura possono coesistere. Infine, preserva e rilancia le tecniche artigianali italiane, investendo nella formazione e nella qualità.


Il brand Bruno Cucinelli si è affermato a livello internazionale per la qualità dei suoi capi in cashmere, ma non produce semplicemente vestiti: racconta una filosofia di vita che unisce estetica, etica e cura del dettaglio.


Il suo modello imprenditoriale ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Cucinelli è considerato un esempio di "capitalismo umanistico", un concetto che egli stesso ha contribuito a definire, dove il profitto non è fine a sé stesso, ma strumento di miglioramento sociale e umano.


Un imprenditore, un filosofo, un artigiano del contemporaneo: Bruno Cucinelli rappresenta l'eccellenza italiana nel mondo, un esempio di come l'innovazione possa nascere dal profondo rispetto per le tradizioni e per la dignità umana. Tra le innumerevoli notizie che lo riguardano, è stato insignito dall’Università degli Studi di Perugia anche della laurea honoris causa in Filosofia ed Etica nei rapporti umani. Ricordiamo che ad Ottobre 2024 l’Azienda ha ricevuto il prestigioso premio americano WWD John B. Fairchild Honor, ed altri riconoscimenti sono in arrivo : il British Fashion Council conferirà a Brunello Cucinelli il prossimo dicembre a Londra, in occasione dei Fashion Awards 2025, il prestigioso “Outstanding Achievement Award” in ragione “dell’eccezionale contributo di Brunello Cucinelli al mondo della moda, come pioniere che ha saputo unire lusso e design con un modo più responsabile di fare impresa”; tale premio era stato già assegnato in passato a Karl Lagerfeld, Ralph Lauren, Miuccia Prada, Giorgio Armani, Tommy Hilfiger, Yvon Chouinard, Valentino Garavani e Tom Ford.



Tra i premi ricevuti lo scorso anno, ricordiamo il “Visionary Award” assegnato all’interno dei Sustainable Fashion Awards della Camera Nazionale della Moda Italiana,  e soprattutto il "John B. Fairchild Honor" consegnato dall’autorevole rivista internazionale WWD, in considerazione del “continuo successo dell’azienda e per la sua costante attenzione alla maestria, alla creatività, all’artigianalità e alla dignità dell’uomo” nonché per “il costante impegno filantropico attuato per il bene delle generazioni a venire”.

Importante anche citare  il premio “The Year Ahead 2025” da Bloomberg China nella sezione “Good Business” per i valori del Capitalismo Umanistico e dell’Umana Sostenibilità incarnati dalla Casa di Moda di Solomeo.

La Casa di Moda Brunello Cucinelli ha basi economiche solide. Il progetto di bilancio d’esercizio 2024 parla ad esempio di ricavi pari a 1.278,5 milioni di Euro, con un’ottima crescita del +12,2% a cambi correnti (+12,4% a cambi costanti) rispetto al 2023, con un utile netto pari a 128,5 milioni di Euro, in aumento rispetto al 2023. La Maison attua importanti investimenti, pari a 109,5 milioni di Euro. Il 2024 ha segnato tra l’altro l’inizio di un triennio di significative spese destinate all’ampliamento delle fabbriche aziendali, che si attendono di completare nel 2026. Questo progetto si inserisce nel grande piano decennale 2024-2033, volto a raddoppiare la produzione di manufatti di altissima artigianalità e sartorialità.  Gli investimenti, va precisato, sono stati indirizzati sia allo sviluppo commerciale che a quello industriale e produttivo, cercando di mantenere costantemente un giusto equilibrio tra queste due componenti in modo da garantire uno sviluppo strutturale e bilanciato della intera azienda, che conferma per il 2025 una crescita attesa dei ricavi intorno al 10%, ed immagina una crescita altrettanto sana, garbata ed equilibrata intorno al 10% anche per il 2026. Dal 2019 ad oggi, le vendite della Casa di Moda sono più che raddoppiate, mantenendo però inalterati i principi fondamentali dell’azienda, tra cui il posizionamento esclusivo del brand, la sua natura di Ready to Wear (85% circa del fatturato totale), l’identità di gusto tipicamente italiano, la filiera produttiva interamente italiana, una strategia di comunicazione discreta e “sottovoce”, i valori d’impresa e la costante ricerca del “giusto profitto”. In merito alle collezioni, l’Azienda si dichiara molto soddisfatta del perfetto bilanciamento tra uomo e donna, con ognuno dei due generi che pesa il 50% circa sulle vendite. Da un dettagliato comunicato sui bilanci, apprendiamo infine che la visione di lungo periodo della Brunello Cucinelli immagina una crescita che porti, entro il 2030, il raddoppio del fatturato rispetto al 2023.

Chapeau.

 

Lisa Bernardini

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